Anche quest’anno è arrivato Halloween. Sì, quella festa di origine celtica che non solo abbiamo importato dagli USA, ma che abbiamo ufficialmente adottato, così che oggi trattasi di ricorrenza tipicamente italiana. E che, se non santificate, siete ufficialmente babbioni/e.
Intanto oggi, già dal primo pomeriggio, molti e molte di voi avranno accompagnato i bambini a casa di altri bambini per festicciole e merende varie. Rassegnatevi, la prole vi tornerà a casa con colorito giallino/verdino, e l’acetone avrà raggiunto picchi che manco gli scalatori dell’Everest. Non vorrei portare sfiga, ma domani i Piccoli Brividi saranno quelli dei vostri pupi a letto con la febbre (e non della collezione di libri horror dedicata ai teen).
Se amate ricevere a casa, invece attenzione anche alle cenette di questi giorni: quelle per cui avrete invitato una caterva di amici e per loro avrete elaborato un menù a base di zucca dall’antipasto al dessert (pensato per quindici giorni almeno, cercando su tutti i siti di cucina e ricette dei grandi chef) e fatto a mano i segnaposto a forma di zucca/teschietto/fantasmino. Quando la musica sarà finita e gli amici (finalmente) se ne andranno, sarete stravolte e vi sentirete casalinghe disperate.
Ma soprattutto, che siate amorevoli genitrici o singles più o meno convinte, in questo weekend occhio a scivoloni di cattivo gusto. Perché – parliamone – alle feste di Halloween ci si traveste (e si esagera) più che a Carnevale. Troppe infermiere sexy con la mini, simil – Morticia Addams in lungo iperaderente e scosciatissimo, streghette con balconcino – calze a rete – reggicalze. Da Carnival a Cafonal è un attimo. Insomma, vabbè che le streghe son tornate, ma, anche ad Halloween, tra un trick e un treat stat virtus.
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