Madame e Madamine sono d’attualità. Anzi, sono un fenomeno di tendenza, sotto le luci della ribalta dei principali tiggì e quotidiani nazionali. La Madama torinese non è mai stata così popular, mica è la Sciura milanese sempre agli onori della cronaca, che si tratti della misconosciuta Signora Brambilla o di Daniela Santanchè. Si vede proprio che ci voleva un meeting di 35.000 persone, appunto organizzato da un comitato spontaneo di sette signore di mezza età. Che poi proprio il meeting ha dimostrato il suo essere sabaudo: tutti composti, non uno slogan disdicevole, non una parolaccia. Però tutti lì, presenti, giovani e meno giovani. Cittadini. Manco avessero appena imparato a memoria il testo (ormai scomparso dalle scuole) di educazione civica.
Ok, detto questo: per una graziosa (e grandiosa) coincidenza esce in questi giorni, sempre per Compagine, il secondo libro (dopo Girovita, 2016, che riassumeva in una sola parola i cambiamenti di forma e di prospettive di una donna dopo i 50) il secondo libro di Francesca Lorenzoni: Madame Metropolitane.
No, non è il recupero dei pezzi avanzati dall’Opera Prima, editato magari ravanando tra i testi scartati da Girovita: Madame Metropolitane è il sequel, anzi lo spoiler di quello che succede dopo il cambio di prospettiva che ti gira la vita. Allo stessso tempo, è un testo godibilissimo da leggere anche ‘in autonomia’ dal primo. Ovviamente la protagonista è sempre la Madama un filo di perle e un filo di tacchi, ma questa volta accanto a lei c’è anche il suo Principe Fanè, l’Uomo Vague riconoscibile da alcuni immancabili accessori: jeans rossi (“che dopo gli anta sono per gli uomini un capo must, quasi una spia dell’età”, spiega Lorenzoni,), gli occhiali da lettura con montatura colorata presi in farmacia, e quelli invece- come dire- seri, con montatura tartarugata “che illuminano il viso”.
Si parla pure delle icone over 50, ormai un target appetibilissimo: la It – Madama Madonna Ciccone, Jerry Hall (che, furbona, ha mollato quello sciamannato 70enne di Mick Jagger e si è sposata con uno smart regular milionario 80 enne come Rupert Murdoch) e Isabella Rossellini (trionfalmente sorridente, giusto due mesi fa con la figlia Elettra sulle catwalk milanesi).
Dalle pagine di Madame Metropolitane salta fuori una weltanschauung (visione del mondo) molto ironica ma soprattutto molto liberatoria (vedi alla voce Christmas Sfanculation), che ‘prima’ (sto parlado di età) non ti puoi permettere. A riprova, consiglio vivamente di leggere Madamando, il blog che Francesca Lorenzoni ha aperto nel 2014 (quindi in tempi non sospetti). Ogni post si permette di dire, con soave ma incisiva nonchalance, quello che le blogger trentenni non possono dire su tipi di persone, vizi e manie. Ah, e se cercate dei modelli di street style ‘madamosi’ a cui ispirarvi, non perdetevi su Instagram (@blogmadamando) la foto della Madama della Domenica. Tanto lo stile torinese va su tutto, raduni compresi.