Lo sapete, vero, che quest’estate in tv c’è un’ altra Isola (dopo quella dei Famosi)? Che fra l’altro sta sbaragliando tutti gli share. Non ne sapete nulla? Vi spiego: si tratta di Temptation Island, un programma in onda su Mediaset (Canale 5) che racconta la storia, gli avvenimenti, i sentimenti e il destino di sei coppie di fidanzati che per ventun giorni vengono chiusi un villaggio, ma separati (uomini da una parte, donne dall’altra), e “tentati” rispettivamente da dodici donne e dodici uomini single.
Ogni settimana i membri delle coppie vengono chiamati nel falò serale per far vedere video relativi ai comportamenti del rispettivo partner e farsi un’idea sulle decisioni da prendere nell’ultimo falò dove, al termine dei 21 giorni, loro stessi decideranno se continuare o interrompere la loro storia d’amore. Ogni puntata, apriti cielo: perchè, ovviamente, come è sempre stato dalla notte dei tempi e come sempre sarà, i fidanzati uomini si lasciano tentare molto volentieri, fanno apprezzamenti sulle singles e confronti con le fidanzate reali, sciabolano bottiglie e ballano con le ragazze ‘tentatrici'(come orsi, ma ballano), si confidano anche, incuranti di cadute di stile “Non vado a letto con la mia fidanzata da novembre”. Le fidanzate,da parte loro, dopo aver visto le riprese delle malefatte dei loro rispettivi, reagiscono invece piangendo per ore e intervallando le lacrime con vari vaffa e “te la faccio vedere io mò”. Magari poi si vendicano anche, inscenando cenette a lume di candela con i singles maschi (devo dire decisamente fisicati e di bell’aspetto). Così poi il fidanzato fedifrago torna dalle sue danze & baldanze tutto rattristato e chiedendo disperato alla fidanzata perdono dato che non può vivere senza di lei e che (lei) è la donna della sua vita. E la fidanzata puntualmente se lo ripiglia, sempre piangendo. Insomma, un copione – metafora della vita vecchio come il cucco, ma che nel 2018, nonostante la prevedibilità e – diciamolo – la noiosità, va a gonfie vele ed è seguitissimo anche sui social. I tempi corrono, i luoghi comuni restano (e piacciono).