Primo maggio, su coraggio. No, scusate, volevo dire primo giorno d’autunno, su coraggio.
Perché ce ne vuole. Parecchio.
Primo maggio, su coraggio. No, scusate, volevo dire primo giorno d’autunno, su coraggio.
Perché ce ne vuole. Parecchio.
Allora siete pronti? Siete caldi? No, non è il concerto di Madonna, la domanda era relativa al rush finale prima di Natale (che fa anche rima). Sono davvero, davverissimo gli ultimi giorni. Sembra che, dopo il 21 (quest’anno Natale cade di martedì, quindi c’è un pontone) non debba esistere più niente. Ma che, deve esplodere la bomba atomica? Un asteroide devierà dalla sua orbita e cadrà sulla terra? Torneranno le sette piaghe d’Egitto ma investiranno tutto l’orbe terraqueo? No, niente di tutto questo: è solo che arriva il Natale e si salvi chi può.
Puntuale, puntualissimo. Scatta il 27 dicembre mattina, dopo il caffè. No, non è la depressione post partum, ma la depressione post Natale, che è più dem, in quanto coglie ambosessi e gender. Ecco, le feste di Natale sono finite, e ci aspettano il 31 e l’anno nuovo. E’ finito quello spirito da fiaba che aleggiava, quella corsa frenetica ma gioiosa al regalo, quello slalom – incastro di impegni per vedersi un minuto con l’amica per un caffè al volo e per farsi gli auguri. Comunque sono finalmente finite anche le catene di messaggi – gift – auguri su Whatsapp.
Vi siete già scambiati un po’ di regali di Natale? Magari con gli amici che non vedrete il 25, per salutarvi prima delle Feste?
Ecco, parliamo della tipologia dei regali natalizi, che si possono classificare in:
Abbiamo avuto una notizia eccezzziunale veramente: il menù del pranzo di Natale della Royal Family. Pranzo che si terrà a Sandrigham House, tenuta Windsor nel Norfolk. Presenti: Elizabeth, Filippo, Carlo e Camilla, William e Kate, Harry e – udite udite – Meghan Markle, in quanto fidanzata ufficiale e promessa sposa del principe (i due convoleranno il 19 maggio prossimo).
Dicevo: è stato svelato il menù. Come prima portata sarà servita lingua di bue, a seguire arrosto di prosciutto, quindi testa di cinghiale farcita. si chiuderà con il dessert preferito da Lady D, il soufflé di crepes. Ça va sans dire, si pasteggerà a champagne.
Vi siete attrezzati per il Natale? Non dico tanto cose pratiche, tipo pulire e addobbare casa, fare la spesa, pensare a tutti i regali, inviare i biglietti di auguri, comprare l’agenda per l’anno nuovo, lavare la macchina, partecipare a cene aziendali e aperitivi prenatali (che non andare pare brutto).
Vi voglio regalare una perla, una notizia fondamentale. Di quelle che svoltano la giornata e, alè, ti cambiano la vita. Domani, 15 dicembre, è il Jumper Day!!!!!! Non potete non sapere cosa sia il jumper: per spiegarvelo basta che vi ricordiate vdi un sexyssimo Colin Farrell – Mark Darcy che nel Diario di Briget Jones indossava un’improbabile maglione con la renna, fatto ai ferri dalla madre. Sicuramente, nel fondo del vostro armadio o nel fondo dell’armadio di vostra madre c’è un maglione kitsch del periodo a cavallo fra gli anni ’70 e ’80 a collo alto (‘dolcevita’) con tipici motivi alpini, oppure fiocchi di neve, orsetti, babbi natale, stelle alpine.
Anche a Radio Deejay magnano i panettoni dei magnati! Il pastry chef Dario Hartvig è stato ospite del programma Via Massena con Marisa e Vic con il suo panettone gold & diamonds!
A ciascuno il suo. 15 panettoni d’autore (e di alta pasticceria) celebrano il dolce simbolo del Natale. Griffati, fruttati, persino mignon. Ricchi di creme, nuovi aromi e decorazioni ma anche deluxe, fra cristalli e foglia d’oro. Deliziando in famiglia e con gli amici: fra tè pregiati, oli e liquori.
Luxury Food per il Natale 2017: oro e diamanti sul panettone di Dario Hartvig.
Questo Natale sono sicuramente limited edition i panettoni prodotti da Dario Hartvig. Si tratta del classico dolce natalizio italiano, con impasto tradizionale: zucchero, farina, latte, lievito madre e uova; tuttavia l’aggiunta di zafferano e di un cru di pregiato cioccolato equadoreño e scaglie di oro all’interno fanno sì che già si tratti un prodotto artigianale di elevata qualità per gli ingredienti utilizzati.
Ma i due commissionati ad Hartvig da un oligarca russo e da un milionario indiano saranno ricoperti da una foglia d’oro alimentare 22 carati e impreziositi da diamanti, e verranno confezionati in due ‘modelli’: quello che andrà in Russia sarà una copia del precedente realizzato nel 2013 e avrà alla base una sorta di fascia formata da bracciali tipo tennis di diamanti inviati appositamente dal cliente . C’è stato uno studio durato più di un anno per realizzare l’altro panettone, che invece viaggerà verso l’India e sarà il dono di nozze di un facoltoso imprenditore indiano alla nipote. La sposa, infatti, oltre ad avere studiato in Italia, è innamorata del made in Italy e del cibo italiano. Il panettone, del peso di circa 5 kg, oltre ad essere ricoperto in oro, porterà adagiata una tiara in oro e diamanti creata dal brand Crieri di Valenza Po, del valore di oltre 500 mila Euro (rispettando la privacy richiesta, dall’azienda orafa non possono dichiarare il valore esatto del gioiello).
Anche da Gaudenti 1971, a Torino in corso Vittorio Emanuele II 76, inizia il countdown per il Natale. Infatti, in questa innovativa ma tradizionale pasticceria – bakery sotto i portici a due passi dal centro, sono ben tre le tipologie di panettone che si stanno sfornando:
Non c’è niente da fare. Sull’umorismo i romani battono, anzi stracciano i sabaudi 100 a 0.
Cosa c’è di meglio in un freddo pomeriggio invernale di una tazza di corroborante cioccolata calda?
Anzi di Ciculata Cauda, perché presso Il Nostro Cioccolato, punto vendita di Prodotti Gianduja in via Palazzo di Città 24, la bevanda viene servita in maniera originale: puro cioccolato fondente 63% sciolto e tenuto in caldo da un fornellino sotto la tazza.
Per il Natale 2015 Ziccat propone una linea di regalistica ‘design’: scatole e cofanetti dalla grafica accattivante, che racchiudono tesori nascosti: le nuove, deliziose praline realizzate dai chocolatiers Alexis Rosso e Fabio Trinchero.
Tra noi comuni mortali c’è chi a dicembre non lo mangia, e poi da gennaio ad aprile lo inzuppa nel caffellatte a colazione; c’è chi ne fa indigestione e chi invece preferisce il pandoro.