Quello di Maki Mandela è un nome che spicca quando scorri il programma della Torino Fashion Week. E’ il nome a catturare l’attenzione: infatti Pumia Makaziwe “Maki” Mandela-Amuah è la figlia del Nobel per la pace nonché Presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999 Nelson Mandela. Alla TFW 2022 Maki e sua figlia Tukwini presentano The Struggle Series, una collezione di capi streetwear (felpe, t- shirt ma anche abiti) con i disegni originali del padre e nonno Nelson: mani legate da una corda o dal filo spinato, mani che si stringono in un pugno, simbolo di lotta per la libertà contro l’apartheid ed il razzismo, ancora non del tutto sconfitto. Ciò che colpisce di più nella collezione è questo messaggio di giustizia sociale, di pace e di inclusività che, attraverso il linguaggio universale dei disegni, ‘arriva’ direttamente ed indistintamente a tutti
L’ascesa dell’adaptive fashion per una moda più inclusiva
articolo pubblicato su Harper’s Bazaar Italia
In Italia ci sono 3,1 milioni di persone con disabilità e se vogliono vestirsi alla moda devono districarsi tra zip, bottoni, etichette abrasive, scarpe coi lacci, negozi mal progettati e mancanza di formazione del personale.
Abbiamo i vestiti per i pets ma non per le persone con disabilità che, chissà perché, sembrano non godere del diritto a una vita estetica. In Italia sono 3,1 milioni e se vogliono vestirsi alla moda devono districarsi tra zip, bottoni, etichette abrasive, scarpe coi lacci, negozi mal progettati, mancanza di formazione del personale e di prodotti e vestiti adatti. In alternativa, possono rivolgersi ai marchi di abbigliamento adattabili, la cosiddetta adaptive fashion, una nicchia emergente e in forte crescita, assai utile sebbene un po’ ghettizzante.
L’obiettivo dell’adaptive fashion è l’inclusione sociale dei diversamente abili, anche se alcuni studi sottolineano come sia importante non tanto includere, quanto integrare. Una volta i giovani fuggivano la società come la peste, adesso vogliono entrarci a tutti i costi. Aria dei tempi. Scegliere Elle Goldstein, modella affetta da sindrome di Down e rappresentata da Zebedee Management – agenzia “creata per aumentare la rappresentazione delle persone escluse dai media” – come testimonial della campagna pubblicitaria di un mascara è qualcosa, bravo Gucci!, ma non è sufficiente, bisogna offrire soluzioni di design
La giacca da biker a prova di piega. l’idea finanziata col crowdfunding
LA STAMPA TORINO
Nel panorama dell’innovazione torinese ci mancava questa idea. Vi ricordate James Bond in Goldfinger quando usciva con la muta dal mare? Una volta tolta rivelava lo smoking e un fisico perfetto. Ecco, più o meno l’idea è questa: ma nel video girato a Torino (con tanto di vista Mole) e pubblicato su You tube c’è
un biker che sfreccia per vie e portici del centro per poi scendere dal sellino pronto per l’apericena o la cena in uno degli otto ristoranti stellati in città. Tutto grazie a BikerBlazer, l’innovativa giacca da uomo al tempo stesso elegante e tecnica, pensata e realizzata per gli appassionati di motociclette.
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10 motivi per cui dovete (assolutamente) vedere ICONICA
Dieci motivi per cui non dovete perdervi Iconica, dal 19 al 22 settembre a Torino, Palazzo Chiablese
Riciclate, gente, riciclate
In questi giorni, causa foto pubblicata ovunque della bellissima coppia Colin Firth – Livia Giuggioli, (che ho guardato con giusto un filo d’invidia, lui impeccabile e fascinoso in smoking, lei in un meraviglioso Capucci vintage), ho appreso tutto sugli Oscar della Moda Sostenibile (Green Carpet Fashion Awards), che sono stati assegnati al Teatro alla Scala durante la scorsa Milano Fashion Week, su iniziativa della Camera Nazionale della Moda con la collaborazione di Eco-Age, la società di consulenza della signora Firth.