Come state? In questo periodo non è una domanda scontata – anzi ‘di default’ -, come l’avremmo definita fino a due mesi fa. Non so voi, ma io mi sento veramente alla frutta. Cantare sui balconi, abbiamo cantato. Impastare, abbiamo impastato. Chattato in videocall con gli amici, abbiamo chattato. Smart working, abbiamo workato. Insomma, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, ora però non venitemi ancora a dire che andrà tutto bene, ne ho la nausea. Andrà tutto bene, ok, ma quando? E poi ormai sono morte migliaia di persone, anzi centinaia di migliaia in tutto il mondo. Boh.
Che dire dell’ #iorestoacasa? Diciamo che chi ha una disabilità è già abituato ad essere isolato, ata un dramma quindi la quarantena tutto sommato non è stata più di tanto un dramma. Quando per le persone con disabilità come me riprenderà la vita quotidiana, dovremo ricominciare tutto, e riprendere sarà veramente una fatica quadrupla, fisica e psicologica: anzi, mai come adesso mi trovo d’accordissimo con Dorothy del Mago di Oz: ‘Nessun posto è bello come casa mia’. Ovvio, poi, che il discorso vale per chi un tetto sopra la testa ce l’ha.
Parlando di casa, vi volevo raccontare che, in questo periodo di stop forzato, #tuttegiuperterra non si è fermata del tutto: abbiamo pensato, in qualche modo, di fare qualcosa: ci siamo guardati intorno e, dato che siamo torinesi, è stato inevitabile non vedere subito Casa Oz. Cosa è Casa Oz? Ma dai! Se non lo sapete un po’ vergognatevi, comunque vi faccio un piccolo riassunto: CasaOz è una casa che accoglie i bambini e le famiglie che incontrano la malattia, offrendo un sostegno e un’ospitalità concreti, per aiutare a ritrovare ‘una quotidianità che cura’.
Noi di #tuttegiuperterra in questi mesi non avevamo una grande cifra da donare: ma – come ci hanno confermato – con quella piccola cifra CasaOz ha fatto tanto: sono state acquistate mascherine per famiglie, bambini, ragazzi e per il personale, in modo da poter mettere in sicurezza tutti, inoltre si stanno attrezzando le residenze Oz di dispositivi per mantenere i contatti che le proprie famiglie e agevolare anche i più piccoli a seguire le lezioni on line in questo periodo. E, dato che fare rete ed aiutarci, oltre che a fare bene agli altri fa bene a noi stessi (e di stare bene in questo periodo ne abbiamo davvero bisogno), il consiglio è di approfittare della campagna SMS Casa Oz che partirà l’11 maggio: vi daremo tutti i dettagli a giorni, #staytuned (& #staysafe, chevelodicoaffà).