Capiamoci. Questo non è un post sui primi amori dei preadolescenti, bensì uno spin – off del post precedente. Sì. perchè l’arrivo della primavera e il rialzo delle temperature meritano una riflessione a parte: quella sulle diete. A volte tornano. Anzi, tornano di sicuro e proprio con l’arrivo della bella stagione. A pensare di diminuire di una taglia e a perdere peso in realtà si inizia già a gennaio, quando puntuali ci vengono propinati nella calza della befana un tot di articoli sul detox del dopo – feste, che tanto vale mangiarsi un pezzettino di carbone. Ma è a marzo che si scatena il tormentone del “Mi metto a dieta”. Con tutti gli annessi & connessi. Prime fra tutti, le palestre, che in questo periodo fatturano paura, grazie allo tsunami di richieste di tessere e abbonamenti (trimestrali) da cui sono inondate. Vale tutto: classici pesi e pesetti, kick boxing, zumba, pilates, GAG come se non ci fosse un domani. Nel frattempo, non c’è femminile che non consigli:
#di muoversi di più (quindi: fare le sale, andare in ufficio in bici – e pazienza per lo smog che si respira – scendere di più il cane per pisciarlo e intanto farsi una camminata veloce intorno all’isolato)
#di cucinarsi la sera prima la schiscette healthy e/o veg da portare in ufficio per la pausa pranzo del giorno dopo
#di sostituire il malefico duo cappuccio e brioche con latte scremato 0% (il top sarebbe latte di soia) e müsli al naturale, più lo yogurt al lactobacillus
#di trangugiare brodi vegetali (no, non gonfiate: l’effetto è lì per lì e per tre ore non potete uscire di casa, ma poi tutto torna normale)
#di bere tanta acqua e di fare tanta plin – plin
Come se non bastasse, vi insinuano poi il dubbio che quella ciccia rotolosa sui fianchi non sia in realtà ciccia, ma gonfiore dovuto a intolleranze alimentari: allora ecco che si eliminano latticini, pomodori e in un amen si diventa celiaci. Si inizia poi a nutrirsi di semi: di girasole, di semi, di lino e naturalmente di sacra quinoa.
Dopo la Zona, si prova la dieta del Paleolitico o la Paleo Diet, quella del gruppo sanguigno e quella alcalina. Ci si sfinisce, insomma.
Poi il più bello: appena in vacanza ci si strafoga di cibi local provando tutto, anche le cose vietatissime (va bè un aperitivino, va bè uno spaghettino, va bè un gelatino, va bè una pizzetta), così si torna in città che si è come prima. Anzi, peggio di prima, più arrabbiati, frustrati e depressi. Perchè l’estate è finita e le giornate si accorciano. Perciò, mettete a tacere con una risata l’amico/a che vi dice “Da domani dieta”, godetevi la primavera, pensate che nessuno è perfetto e scaricate photoshop dalle App dello smartphone.
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