Lo so, ultimamente non ho scritto niente, ma in questo periodo non c’è niente da dire e la voglia di parlare, di scrivere, ma soprattutto di pensare, tra il Covid, la guerra e la siccità, ti passa proprio. Almeno, nel mio cervello è tendente a meno infinito. Però una notizia carina la segnalo: è in lavorazione – ormai da aprile – il film Barbie, sulla vita della bambola Mattel che la vedrà interpretata in carne ossa da Margot Robbie, mentre Ryan Gosling sarà un Ken super ossigenato. La cosa davvero strana è che il duo che ha scritto e diretto (anzi che dirige la pellicola) è quello della coppia (sono marito e moglie) Noah Baumbach – Greta Gerwig.
La Gerwig è conosciuta ad Hollywood per i suoi film un po’ più genere indie, diretti dal marito Noha (però in questo film il regista è lei). Un po’ come se in Italia Alice Rohrwacher dirigesse Vacanze di Natale con lo script di Margaret Mazzantini: ecco, non so se ho reso l’idea.
D’altronde in questi tempi non ci stupiamo più di niente, anzi la realtà supera la fantasia. Naturalmente sono uscite le prime foto su Instagram e i colori predominanti nell’abbigliamento dei protagonisti sono naturalmente il rosa fucsia e poi anche il giallo fluo: ma la vera domanda che mi sono fatta (mentre ascoltavo Radio Deejay che, ormai lo sapete, per me è un’ inesauribile fonte di notizie) è: ma finalmente Barbie e Ken consumeranno? No, perché da piccole tutte sapevamo che il massimo che si poteva fare per – e con – ‘sti due era farli baciare (e con le labbra chiuse peraltro) perché ‘sotto’ non c’era niente se non plastica e poi ai miei tempi (!) da bambine neanche si immaginava ci fosse qualcosa oltre il bacio. Assessuati? O ermafroditi come le lumache? Di certo non erano fluidi: a Ken non sarebbe stata bene la stola così disco 70’s di Barbie Superstar. Oddio non ci posso pensare: Barbie e Ken che fanno sesso è una roba comunque fuori dal mondo mi fa anche un po’ sgiai.
E’ ufficiale: l’età dell’innocenza è definitivamente finita. C’mon Barbie, let’s go party.