Che ansia. Che barba. Che noia

Pensando alla figura della tardona 2.0 evocata l’altra sera al Circolo dei Lettori durante la presentazione del libro Giro Vita di Francesca Lorenzoni da una fantastica e pirotecnica Alessandra Comazzi, posso dire che tecnicamente non rientro ancora nella fascia d’età, o, però nel 2.0 sono asina, anzi tarda forte. Come tutte noi, d’altronde. Mi spiego: mentre surfiamo benissimo sui social e googliamo come niente, quando si tratta di hardware alziamo bandiera bianca. Mi spiego: anno nuovo, vita nuova. Quindi decido di rottamare il mio ormai inguardabile e improponibile I Phone 5 con un 7. Figata! Direte voi. Seeee certo. Al confronto l’addestramento di Luke Skywalker per diventare un cavaliere Jedi è stata una passeggiata de salute. Io davvero – e da quello che sento siamo in tante – se mi parlano di giga, traffico telefonico, tariffe, offerte, non capisco niente. Zero. Niet. Mi dovrebbero aprire il cervello telefono anche alla mia commercialista per e inserire direttamente un chip dentro, perché il mio è un rifiuto naturale, sono cose che non appartengono alla nostra generazione. Per questo, quando faccio queste operazioni biennali di cambio telefonico, mi porto dietro sempre qualcuno di cui mi fido e che “traduca” per me. Non solo: chiamo preoccupatissima la mia commercialista per capire quale sia l’offerta che mi conviene di più.

Step #2: scelto il telefono e scelta – in qualche modo – la tariffa, viene il momento più temuto: il back up, cioè il salvataggio di tutto l’esistente sul vecchio telefono e conseguente trasferimento sul nuovo. Tutte le foto, tutta la mail, Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest. E’ fondamentale, per non andare fuori di testa, mantenere lo status quo.

Questa fase si svolge per fortuna lontano dagli occhi, quindi lontano dal cuore. E dalle 11.30 alle 16.30 rimango senza telefono. Sulle prime sono spaesata, spiazzata. Poi mi accorgo che in fondo se non lo avessimo semore vicino, anche in bagno, si starebbe meglio, e mi rilasso quasi.

Senonchè arriva la fase #4, quella più madamosa: cioè mi portano il telefono nuovo, e apparentemente è tutto a posto. Ma la posta non si è scaricata! E ci vuole la password! E io naturalmente non me la ricordo e non so dove l’ho messa. E’ qui che entro in modalità tardona 2.0. Perché io ste cose non le so fare, non le capisco. Io faccio altro. Insomma, ho pagato: perchè non mi date il telefono nuovo di pacca corredato di tutto il contenuto di quello vecchio? Ansia, che barba sta Via Crucis. Telefono al mio tecnico, che, poverino, mi risponde fra il rassegnato e l’incazzato, perché secondo me non si capacita di quanto io sia cretina: tipo mi chiede A e rispondo C. Comunque alla fine si risolve tutto, anno nuovo smartphone nuovo.

Ora ogni mattina tornerò a postare, come ogni tardona 2.0 che si rispetti, foto di cagnolini, gattini e faccine di bimbi sorridenti, augurando BUONGIORNOOOOOO!.

 

 

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