L’adaptive fashion, totalmente assente dalle passerelle, interessa circa 1,5 miliardi di persone nel mondo e più di tre milioni solo in Italia. Un mercato potenzialmente ricco ignorato dalla gran parte della moda
A parte poche eccezioni a New York e Londra, il mese di fashion week che si è appena concluso ha visto la quasi totale assenza di modelle con disabilità. “Eppure la moda, con il suo forte impatto sul nostro mondo culturale, ambientale e finanziario, dovrebbe essere un veicolo di inclusione sociale”, commenta l’attivista per i diritti delle persone con disabilità, Sinead Burke – lei stessa di statura piccola – che è stata vestita da brand come Gucci, Prada, Dior
(Nella foto:una maglia del brand Tommy Adaptive, creato dal designer Tommy Hilfiger. Grazie al velcro, la scollatura si può aprire e chiudere anche con una mano sola, come mostra la modella con disabilità).