Cronache settembrine: Venezia, #metoo del 1300 e il Fashion New Normal

 

Un po’ di gossip, anche per distrarci da tutte le incredibili brutture che stiamo vedendo e vivendo, va sempre bene. Va bene la prova provata che i grandi amori non finiscono/ fanno dei giri immensi e poi ritornano/. Se ritornano anche quelli di  JLo – Ben Affleck, allora c’è speranza un po’ per tutte le minestre riscaldate. Dopo un’estate di avvistamenti in yacht davanti a Capri e relative paparazzate, ieri sera la prima uscita ufficiale della coppia è stata sul red carpet del festival del cinema di Venezia. Occasione: Affleck era in laguna come personaggio del cast dell’ultimo film di Ridley Scott, The Last Duel. Un film tratto da una storia vera, con un tema attualissimo: quello dello stupro denunciato, insomma un perfetto caso di #metoo medievale, in un’epoca in cui la donna era poco più che un soprammobile. E in effetti, il ‘fattaccio’ è solo il pretesto per scatenare lo scontro fra due cavalieri (uomini) che da anni si odiano. Insomma, la donna come scusa per scatenare l’ennesima guerra fra uomini, anzi fra regni. Bè, comunque, direi che oggi, che siamo nel 2021, la situazione non è molto differente. Ma veniamo alla seconda notizia (che non è gossip, per fortuna). Riguarda la NY Fashion Week, o meglio la sfilata di Jeremy Scott per Moschino. Sulla passerella anche la modella disabile (+ transgender + nera) Aaron Rose Philip, che ha ha sfilato accanto a super top come Gigi Hadid, rientrata sulle passerelle dopo la sua recente maternità. Comunque. La cosa bella è che questa ragazza, in carrozzina da sempre e con una diagnosi a tre anni di paralisi cerebrale, non ha indossato abiti differenti da quelli delle modelle cosiddette normodotate ma ha sfilato in carrozzina, con un tailleur della regolare collezione primavera estate 2022. E sono state sorprendentemente belle le recensioni di alcune riviste che non hanno neppure parlato della diversità della modella come evento ‘clou’ della sfilata, ma ne hanno riportato la foto tra quelle delle altre modelle, commentando invece (giustamente) lo stile di Scott per la Maison Moschino. Forse siamo davvero andando verso la nuova normalità, dove la diversità è la regola.