Allora la scena è questa: io che al mattino sto uscendo di casa trafelata e con i capelli già da pazza e proprio quando sono sulla porta mi arriva un messaggio Whatsapp. Mi fermo, apro la borsa, controllo il telefono e vedo la foto di una tazzina di caffè con la scritta ‘buongiorno’ e contorno di cuoricini sparsi. Me l’ha inviato un’amica che è a casa serafica e tranquilla dopo aver impacchettato al lavoro e a scuola marito e figli, oppure a mandarmelo è l’altra mia amica, quella che ha un tran tran d’ufficio assolutamente non ansioso nè ansiogeno, ma il Whatsapp può arrivare anche da quella che non lavora (beata lei) e che sta facendo colazione con le altre mamme dopo aver portato i pargoli al liceo. La notizia è che noi poveri riceventi non siamo soli: in Italia si inviano e quindi si ricevono quotidianamente un milione di buongiorno su WhatsApp, ma nel mondo i milioni sono 49. Punto interrogativo su quale sia la fonte di tutte queste immagini con tazzine, biscottini, caffettiera, cuori e gattini: ma poi ho scoperto che cercando ‘buongiorno’ su Google se ne trovano tantissime. Ci si può anche organizzare e dividerle in ordine secondo un calendario – catalogo, perché sono anche declinate per giorno della settimana e per festività (buongiorno e buona Pasquetta; buongiorno e buon Santo Stefano). Poi ci sono i messaggini spregiudicati & pessimisti, tipo buongiorno un cazzo; buongiorno ma mica tanto: questi di solito sono con Mafalda o Snoopy o Gatto Silvestro appena alzati, sconvolti e con due occhi tanti. Comunque, la madre tutti i misteri rimane come fanno quelli che ti mandano la foto a scattarla da se medesimi, immortalando alle 7 am un’apparecchiatura impeccabile comprendente: un cappuccino bello cremoso con tanto di cuoricino disegnato sulla schiuma; tre biscotti a forma di stella su piattino e sul tavolo una tovaglietta – runner senza una grinza. Bon. Io riesco appena ad ingollare un cucchiaio di cereali. Comunque. Aldilà di tutto penso seriamente che, in tempi di disoccupazione, si possa creare una nuova categoria professionale: quella degli influencer del buongiorno. Che magari potranno essere sponsorizzati dalle varie aziende di caffè o anche da quelle produttrici di cibi per cani/gatti (visto che le immagini di cuccioli in questi messaggini spopolano). Ci pensino soprattutto gli over 65, da una recente indagine sempre più smart e social: un buongiorno e poi via, a vedere i lavori.