E’ arrivato Burian, il gelido vento siberiano che ha dato una bella zampata d’inverno a tutti noi che intravedevamo la primavera. Una tragedia: neve, crollo delle temperature, asili e scuole chiusi, partite sospese, piloni delle strade crollati. Soprattutto il centro Italia, già provatissimo dal recente terremoto, non è messo bene. Ma anche al nord fa un freddo cane. Io però devo dire che mi sono scaldata con il calore ricevuto venerdì, all’incontro di Hub Dot a Milano. Giusto un anno fa ero a Lodra, a spiegare, nel mio fantasmagorico inglese e davanti ad una platea che gremiva Antropologie in Regent Street, che cosa è #tuttegiuperterra. Pensavo che dopo l’esperienza londinese, parlare in pubblico per fosse diventato uno scherzo. Invece a Milano, davanti a circa 200 persone, ero di nuovo emozionantissima (per dire. mi tremavano le gambe, come se già non bastasse il resto!!!!). Però è stato davvero bello. E’ stato bello vedere donne (timide molto peggio di me) tirare fuori un coraggio da leoni e parlare fieramente di se stesse e dei propri progetti. E’ stato bello vedere le persone che ti ascoltavano, ti incoraggiavano e alla fine ti applaudivano (comprese le amiche di #tgpt Patrizia e Clio). E’ stato bello riabbracciare Carlotta e Rossella, conoscere Gioia e Alessandra e il team Hub Dot di Milano e di Roma. E poi messaggiare su Whats App con Simona, l’ideatrice di Hub Dot, dicendole che c’era un’atmosfera meravigliosa e che la serata per me è stata come un balsamo per l’anima. Uno scaldacuore. Alla faccia di Burian.
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