Un progetto tutto al femminile, che nasce dal talento imprenditoriale di Silvia Zanin e dalla creatività culinaria di Imma Ferraro.
Entrambe provenienti dal mondo della ristorazione (Zanin in particolare dalla gestione del Damè Bistrot, mentre Ferraro, dopo essersi avvicinata alla cucina a quattordici anni, dopo l’esperienza in Rai nel programma ‘La Terra dei Cuochi’ e un’esperienza lavorativa presso lo chef Davide Scabin al Combal.zero, passa al timone della cucina del torinese Scalo Vanchiglia).
Silvia e Imma sono le due anime di TOR.NA, acronimo che sta per Torino Napoli, il nuovo ristorante – ‘contenitore’ circolare, perché racchiude e unisce le due culture del cibo italiane: quella del Nord e quella del Sud. Insieme questi due saperi “creano il cerchio della cucina italiana”, dice Ferraro. In questo senso, TOR.NA sarà un contenitore esperienziale a tutto tondo, con piatti – contaminazioni “omaggio a Napoli – dove sono nata, cresciuta, e ho iniziato il mio percorso – e a Torino, la città che mi ha accolta e, devo dire, mi ha dato e mi sta dando moltissimo”.
La novità di TOR.NA sarà direttamente nel menù: unico, che vedrà l’inserimento della pizza, rigorosamente al padellino, fra le proposte della cucina. Il padellino ‘vivrà’ come scelta fra gli antipasti, i primi, i secondi e anche fra i dessert.
Un’idea semplice ma ‘forte’, sotto gli occhi di tutti, ma a cui nessuno aveva pensato prima in Italia né, tantomeno, all’estero. L’aver ideato questa sintesi in un unico menù “è stata – spiega Imma Ferraro – una conseguenza logica. Anche quando si parla di pizza si parla di cibo, e di un elemento integrante – anzi di una colonna portante (vedi il recente riconoscimento Unesco alla pizza napoletana di Patrimonio dell’Umanità) della nostra cultura materiale. Perché quindi fare due carte diverse per pizza e cucina? Diamole tutta la dignità e gli onori che merita, inserendola come piatto integrante del menù”.
Attenzione però: come dicevamo, TOR.NA proporrà soltanto il ‘padellino’: “Non trovo giusto – dice Imma Ferraro – venire a proporre/imporre la pizza napoletana a Torino. È invece corretto fare uno street food nato nella città sabauda mixato con contaminazioni partenopee”.
In carta, tra le proposte dei vari piatti, si troveranno quindi diversi tipi di padellino, tutti con ingredienti selezionati e con impasti frutto di ricerca.
E proprio per curare al massimo gli aspetti dell’impiego delle diverse farine (di tipo 1 e 2), della ricerca sui tempi di lievitazione (che saranno lunghi, in modo da rendere maggiore la digeribilità e più intensi i profumi: allo scopo verrà utilizzato un forno in pietra refrattaria), e del bilanciamento delle ricette dei prodotti da forno (appunto padellino, ma anche grissini rubatà e pane cafone) Ferraro si si sta avvalendo della collaborazione dello chef Marco Sforza: “Possiamo dire – conclude Imma Ferraro – che TOR.NA vede nascere in cucina una nuova figura professionale, interamente dedicata alla linea della produzione di lievitati, dolci e salati”.
Da TOR.NA i piatti (saranno in carta anche quelli che Imma Ferraro ha messo a punto in questi ultimi quattro anni, oltre a naturalmente il suo ‘cavallo di battaglia’: lo Scarpariello) racconteranno un viaggio nel gusto da Torino a Napoli: simbolo ne sarà il tavolo – installazione con soli dodici posti, l’unico in cui verrà servito il menù degustazione, con piatti contaminazione tra gusti dal nord al sud Italia.
Infine, il concetto di cucina circolare vivrà anche nell’ottimizzazione dell’utilizzo delle materie prime, impiegandone anche le parti più desuete proponendo piatti creativi e insoliti.
Gli interni, con il restyling e il tocco personale di Silvia Zanin, saranno divisi in tre ambienti, bistrot, ristorante e lounge, che si caratterizzeranno per l’ambientazione, differente per ogni ‘settore’.
I colori predominanti saranno l’azzurro Tiffany alternato al marrone, ma sarà il dorato il ‘filo conduttore’ di tutti gli ambienti: “Abbiamo scelto questa tonalità dell’oro per raccontare – spiega Silvia Zanin – l’identità di TOR.NA, un luogo unico ma con diverse anime, dove poter cenare, degustare, bere un drink”.
Molto elegante la scelta dell’utilizzo della cristalleria e di alcuni pezzi di famiglia anni ’30 sui tavoli per la mise en place e al bar, effetto tessuto avrà invece la tappezzeria vinilica scelta per il bistrot. Per la decorazioni degli interni si ringraziano Paola Carlevaro, di Mimesi snc, mimesi.it, e Simonetta Carlevaro del Gruppo 5, laboratoriogruppo5.com.
TOR.NA Ristorante & Lounge Bar
Aperto da Giovedì 1 marzo 2018
Via Ormea 1 B – 10125 Torino (ang. C.so Vittorio Emanuele II)
Tel. 3394238508
Ristorantetorna.com
Mail: infoistorantetorna.com
Orario: Cucina ma/me/giov:19.30 – 22.30; ve/sa/do: 19.30- 23.00
Lounge: 19.30 – 02.00
Chiusura: Lunedì /ECCEZIONALMENTE APERTO LUNEDI’ 5 MARZO
Seguici su Facebook: @RistoranteTOR.NA
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