Dopo Ferragosto, in qualsiasi luogo o lago ci si trovi, arriva la malinconia per il rientro ormai alle porte. Finalmente, grazie alla Pina di Radio Deejay, questa nostalgia canaglia ha un nome: si chiama August Blues ed è paragonabile all’ansia che giunge puntuale ogni domenica verso le 18, quando il pomeriggio e Domenica Live stanno giungendo al termine.Dunque non sono la sola a non sopportare il Ferragosto, perché guardate che a Ferragosto non c’è proprio niente da festeggiare, anzi. Passi per i trenini il 31 dicembre, ma il 15 agosto anche no. E i fuochi: tutti a correre a vederli in spiaggia.Secondo me, non c’è motivo di entusiasmarsi anzi è il contrario. Sì perché il rientro significa lavatrici da fare, incombenze trascinate per mesi da affrontare (la frase ‘Ci pensiamo a sattembre’ vi dice qualcosa?), situazioni da modificare e altre proprio da tagliare.
Insomma, è tutta in salita. Però, ragazzi, anzi ragassi, siam mica qui a pettinare le bambole o ad asciugare gli scogli, quindi non crolliamo sul lettino sotto l’ombrellone già sfatti dai pensieri degli impegni prossimi venturi. Organizzatevi come quando andate al supermercato a fare la spesa: fatevi una lista.Tipo:
#Commercialista/dentista (toglietevi il pensiero subito)
#Parrucchiere: colore, taglio e impacco ristrutturante (dai, dove andate con una chioma a metà fra Donna Summer e mia – sorella – che – non – ho).
#Lavoro: aprofittate del fatto che ancra il telefono non suona tanto e fate un decluttering mentale, con risultati che vi accompagneranno almeno fino a dicembre. Via situazioni troppo difficili e clienti troppo demandino, imparate finalmente a dire di no e a non rispondere dopo le diciotto. Insomma, ponete voi dei paletti. Sì, però fatelo ok? Altrimenti già a novembre trotterete urlanti per le vie del centro con il telefono come dei pazzi, e quel che è peggio non vi accorgerete degli sguardi altrui, sbarrati.
#Pulizie. Non di Pasqua ma del rientro. Anche qui la parola d’ordine è decluttering. Per dare nuovi spazi anche alla mente. Prima di iniziare, come vi ho già consigliato, leggetevi ‘La Magica Arte del Riordino ‘ di Marie Kondo. Buttate tutto il buttabile. Insomma Breathe, come la canzone di Madge Ure per la pubblicità Swatch negli anni Novanta.
#Palestra. no, qui rimandate tranquilli/e ad ottobre. Primo perché il sole settembrino è perfetto per stare all’aperto e fare attività outdoor senza sudare (anche solo muoversi in bicicletta), e poi perché è a ottobre che in palestra iniziano i corsi novità (si quelli tipo body bar o water yoga) . Comunque rassegnatevi, per un fisico bestiale ci vuole costanza e nun ci sta nient’ a fa. Iscrivetevi e soprattutto frequentate.
#Sognare: quello fatelo fin da subito, ancora prima di mettere piede in casa. Iniziate settembre sognando, perché DREAM BIG = THINK BIG = CHI VI FERMA PIU’.
Soprattutto, non passerete musoniti gli ultimi giorni di vacanza.
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