Se penso che è passato più di un anno dall’inizio di ‘sta storia. Archiviati i cori dai balconi e le lenzuolate di ‘andrà tutto bene’ (che poi non è stato così, anzi), ora siamo tutti stanchissimi, e anche un po’ rassegnati, con il vaccino che fa stop and go, i furbetti (sempre del vaccino) che sgomitano, mi vaccino io, no tu no. Insomma, sfiniti e nella morsa della Covid fatigue. Una forma di stanchezza cronica, che si manifesta quando vi spalmate sul divano fissando un punto nel vuoto, vi sentite esausti di nulla, e vi sale la nebbia al cervello: ecco, quella. Per combattere questa fatigue abbiamo seguito un pò tutti i consigli, tipo mettere una musica leggera (anzi leggerissima) e dimenarsi come se non ci fosse un domani al grido di ‘questa la devo troppo ballare’, salvo che poi diventiamo più tristi di prima al pensiero che i locali dove il dance floor era sui tavoli, adesso sono chiusi e per chissà ancora quanto. La verità vera è che abbiamo ancora davanti un’infilata di giornate, una dentro l’altra come matrioske grigie, costellate da mille riunioni, cioè da webcall (soprattutto su Zoom, che è stata ed è la piattaforma più utilizzata in questi mesi pandemici), tutte da presidiare e a cui partecipare, anche facendo scena muta, basta essere online. Ma durante questi meetings, che seguiamo con gli occhi a palla fissi sul pc, siamo angosciate/i perché pensiamo alle lavatrici da fare, alla spesa da ordinare sull’App, ai panni da stirare, e alla polvere che stando in casa si vede di più. E ci viene l’impulso di alzarci oscurando il video e silenziando l’audio per poter sbrigare tutte queste cose. Ma togliere audio e video mentre si è in riunione desta sempre dei sospetti. Il consiglio allora è, come sempre, di farsi furbe/i. Per esempio provate Zoom Escaper, app molto semplice ma geniale: basta scaricarla, impostarla e lei parte nel momento in cui inizia la riunione su Zoom. Dopo cinque minuti il vostro computer comincerà a fare dei rumori di cattivo collegamento o ‘di disturbo’, tipo: bambino che piange, cane che abbaia, lavori in strada, persino il suono tipico di quando siete in bagno e fate la pipì. Chiaramente qualcuno in riunione vi chiederà di mutarvi – e pure di oscurarvi – . A questo punto, il gioco è fatto, vi farete beatamente i fatti vostri senza neanche dover chiedere scusa nello staccare audio e video, facendo una bellissima figura, Anzi, gli altri in collegamento vi saranno grati. Poi, la combo fantastica è: Zoom escaper + sfondi fake: avete mai utilizzato quello psichedelico? Mentre siete al centro dello schermo, si formano dietro voi dei vortici di colori che neanche un trip con l’ LSD. Come l’ho scoperto? Durante una webcall. Elementare, Watson.