In questi giorni è uscita la classifica dei Paesi che ogni giorno stanno di più a tavola: indovinate chi c’è al vertice? La Francia, che dedica ai pasti con parenti e amici 2 ore e 11 minuti. Seconda di pochissimo l’Italia, con 2 ore e 5 minuti. Sì, un pò sembra la partita Italia – Francia dei mondiali del 2006, con la testata di Zidane a Materazzi. Un nervoso. La regina Maria Antonietta diceva del popolo “Se non hanno pane, che mangino brioches”. Ecco, secondo me quei minuti in più sono dovuti a colazioni a base di brioches, pain au chocolat e macarons ai gusti vari. Al terzo posto della classifica, con 2 ore e 4 minuti, la Grecia. D’altronde, Grecia – Italia, si sa, una faccia, una razza. Al quarto posto, la Spagna. Tapas a parte, gli iberici restano a tavola 2 ore e 2 minuti. Fin qui, tutto fila come ce lo aspettavamo: il tempo a tavola lo scandisce la mediterraneità. Sorprende il quinto posto della Danimarca: dove si vede che c’è del buono, non certo del marcio (come si sbagliava Amleto! E allora come la mettiamo con Renè Redzepi e il Noma?- migliore ristorante al mondo nel 2014, per chi ancora non lo sapesse). In netto contrasto, invece, i vicini di casa norvegesi sono all’ultimo posto della classifica, con un’ora e 17 minuti soli passati a tavola.
Comunque, oggi è la Giornata Mondiale della Felicità, e la classifica (presentata oggi alle Nazioni Unite) dei Paesi più felici al mondo si ribalta. Sul podio ci sono i Paesi a nord del mondo: la Norvegia è subito dopo la Finlandia, seguita da Danimarca e Islanda. Noi italiani siamo al 47° posto, circa a metà classifica (su 156, e davanti abbiamo tipo Arabia Saudita, Colombia, Nicaragua).il rapporto misura anche la felicità dei migranti che (praticamente sempre) si spostano verso Paesi più felici dei loro. Ma, una volta giunti a destinazione, la felicità dei migranti/immigrati è sempre un gradino inferiore a quella del Paese di arrivo.
Allora, da tutto questo deduciamo che:
#1 Noi italiani siamo sul podio (argento) dei popoli che più si dedicano alla convivialità.
Ma se:
#2 Convivialità è accoglienza e gioia di stare con l’altro
#3 Gli immigrati in Italia non mi sembrano così gioiosi nè gli italiani troppo felici di ospitare ‘l’altro’ alla stessa tavola.
Quindi
#4 Ecco (anche) perchè l’Italia non è fra i Pasi più felici al mondo.
E, come direbbe mia nonna, chi ha il pane non ha i denti.
Ps: A proposito di pane, Uber Eats in collaborazione con lo chef e studioso di gastronomia sperimentale Jozef Youssef, ha realizzato per l’Europa un’indagine che individuando 10 cibi che, secondo test scientifici, danno la facendo produrre all’organismo serotonina, il neurotrasmettitore della felicità. Non sono in alcun modo presenti pasta o pizza, ma in compenso in vetta alla classifica c’è il kimchi, piatto tipico coreano a base di foglie di cavolo fermentate in salamoia, ravanelli, verdure, pasta di gamberetti salati, pasta di peperoncino, aglio, salsa di acciughe, zenzero e scalogno. Ricco di vitamine, antiossidante e antitumorale: un vero concentrato di benessere. Però portatevi le mentine per il dopo.
ps psissimo: Breaking news. E’ nato Leone Lucia, detto Leo, il figlio di Fedez e Chiara Ferragni. Direi che con questa notizia gli italiani salgono al top nel ranking della felicità.
What do you think?